Originariamente Postato da garrulo1
Il 11 Febbraio 2012 alle ore 19:57
Ho letto con interesse il postato di wiwa70 sull’alimentazione intuitiva, argomento tra l’altro trattato approfonditamente dal dott. Nardi nel Convegno di Torino. E’ un dato di fatto consolidato, che moltissime donne in stato interessante, consapevoli o meno della nuova “dolce” condizione, appetiscano cibi ricchi di acido folico. Negli ultimi decenni, l’acido folico è stato riconosciuto come fondamentale nella prevenzione delle malformazioni neonatali, che si possono originare nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. In sostanza l’acido folico (folato) è vitamina B9. Mi pare che non venga autoprodotto dall’organismo, ma debba essere assunto attraverso i cibi. Si trova in abbondanza in alcuni alimenti come le verdure a foglia verde, le arance e probabilmente altri agrumi, i legumi, i cereali ed altri ancora. L’alimentazione intuitiva non è però una prerogativa della sola specie umana, visto che si sa che gli animali in presenza di determinati disturbi o vere e proprie patologie, modificano i loro comportamenti alimentari “ad arte”, integrandoli a volte con componenti che non rientrano nei bisogni biologici ordinari di una determinata specie. Tipico esempio che si vede abbastanza regolarmente anche nei documentari, è quello di canidi e felini ordinariamente carnivori più o meno specializzati, che si “orientano” verso integratori vegetali, o fortemente alcalini, oppure più semplicemente acquosi, viste le proprietà antinfiammatorie che l’acqua naturalmente ha. Spingendosi oltre, va esteso questo principio autoguaritivo ed intuitivo anche al regno vegetale, aprendo un varco all’intelligenza alimentare delle radici delle piante, e credo che in presenza di determinate patologie vegetali, il “motore di ricerca” spinga la pianta nel suo insieme, ad aumentare determinati assorbimenti di componenti minerali a discapito di altri, a regolare diversamente gli ingressi di acqua attraverso i canali ordinari e via di questo passo. Intuitivamente, mi viene da andare oltre, cioè nel regno minerale, visto che una visione olistica del mondo non accentra ma non esclude nulla dal focus di attenzione, ma del mondo minerale non ho una conoscenza tale da poter affrontare delle affermazioni, anche se il parametro dell’analogia deve sempre accompagnare ogni riflessione intellettiva.
Un saluto a tutti.