Reply To: Il pensiero

admin Kremmerz
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Per via indiretta, conosco la famiglia di un ragazzo recentemente trapiantato che ha guadagnato l’onore delle cronache per l’arditezza dell’intervento che ha subito (il primo al mondo!) e la voglia di vivere con cui si è opposto alla malattia. La sua lotta è stata ed è la lotta di una famiglia intera, molto coesa anche al di là dello stretto nucleo dei parenti di primo grado.
Pensavo quindi a lui mentre rileggevo gli scritti di Kremmerz sul materialismo sacro e, in particolare, al fatto che il potenziale specifico di atomizzazione della materia – cioè il magnetismo della stessa – è il fattore significativo del tipo di interscambio con l’ambiente. (La Vita è riconoscibile – e scientificamente riconosciuta – quando una determinata materia continua a organizzarsi secondo livelli di complessità crescente cedendo un’energia che di contro organizza altra materia. Tuttavia c’è una ‘direzione’ che, come sosteneva il Maestro nell’esposizione della tradizione magica, quando è unitaria lascia sperare in uno sviluppo realizzativo).
Ora, una famiglia che si unisce contro il male, in un vincolo di amore, può considerarsi materia ‘unitaria’ nell’ambito di quella prospettiva di unità dell’esistente enunciata da Kremmerz?
Di contro, il trapianto di organi metallici, biocompatibili ma comunque ‘altro’ dagli acidi nucleici delle cellule individue, cosa può portare all’essere umano, vivente e – a vari livelli – intelligente?
Se l’intelligenza in moto, risultanza della materia in vibrazione, è materia anima, chi è trapiantato – di là dalla sopravvivenza pura – cosa si trova a dover gestire fino alla morte?
Infine, per l’idea di continuità dell’esistente, la materia vivente individuata che nel corso della propria esistenza avesse subito violenza, o impronte viziose, non si troverebbe a dover lotttare per riaffermare la propria integrità esattamente come qualsiasi essere ‘fisicamente’ sottoposto a immissione di corpo estraneo?
E – ultimo ma non ultimo – perché la ricerca è tutta volta al pezzo di ricambio e non all’officina che aveva prodotto i pezzi originali?
Original author: Shedyet

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