Reply To: Il Nunzio della Primavera

garrulo1
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Mi sono sovente domandato il perché il Dio Kons, nel momento in cui il Sacerdote aveva raccolto i sofferenti nel Tempio e lì si apprestava a fargli passare la notte in cui il Dio avrebbe visitato il luogo, ed in qualche modo si sarebbe espresso, o con un contatto di qualsivoglia natura, o con una qualche modalità responsiva, qualcuno di questi guariva ed invece qualcuno nò. La risposta è stata maturata con il tempo, anche grazie alle costanti sollecitazioni riflessive in Accademia, per cui ora, metabolizzo come un fatto perfettamente naturale che, nella traiettoria evolutiva di una determinata persona, il suo bene nel senso più profondo della parola, non è detto che sia la guarigione, magari immediata, ma ad esempio, attraverso una condizione di malessere fisico e/o morale, si possa aprire un ventaglio di possibilità di approccio ad esperienze forti, o meglio di iperattivazione motivazionale, che sul piano personale permettano all’essere che soffre di accelerare un processo di espansione di coscienza, altrimenti naturalmente assai più lento. Inoltre, inutile commentare il fatto che, come ha scritto innumerevoli volte il Maestro Kremmerz, in ipotesi, sarebbe un delitto impedirne la dipartita quando la pera è giunta naturalmente all’ultimissimo stadio di maturazione.
Un saluto a tutti.

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