Come ho rilevato da alcuni dizionari etimologici, pare che il nomignolo Sin-Dar dato a Kons abbia la stessa origine di quel Sid-Dharth attribuito al Buddha: infatti, le due parole esprimono l’idea di “estremità del cielo” e sono state contestualmente assunte e adattate al concetto di “scopo raggiunto” sinonimo di realizzazione compiuta. Colpisce inoltre che Kons-Konsu sia storicamente associato alla Luna: tutto ciò parrebbe indicare nel senso della mobilità fluttuante dell’anima umana con un lato sempre rivolto al Sole, sua Causa prima, e l’altro sempre rivolto alla Terra, suo magnete. E se la medicina ermetica “non ha influenza che sulla infermità del corpo fisico, quando l’ora di sua separazione dal corpo spirituale non è arrivata e in altri termini, non salva dalla morte quando l’ora della nascita dell’uomo al mondo visibile è suonata, ma impedisce le morti premature alla evoluzione dell’anima” si potrebbe intendere Kons come Dio della materializzazione della Vita: nel senso umanizzante quando dà la salute e disumanizzante quando la toglie per servire Osiride.
Quanto fascino e quanta poesia nella tradizione che ci viene tramandata dalla Schola!
Original author: fler95