Reply To: Il metodo soggettivo ed oggettivo della S. P. H. C. I. FR+ TM + di Miriam

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admin Kremmerz
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Sono passati più di 40anni da quanto Atkinson e Shiffrin hanno proposto la loro teoria della memoria in cui si osservava il funzionamento del sistema come risultate dell’interazione fra sistemi diversi interconnessi. Oggi, qualsiasi ragazzino sa la differenza sul suo PC tra la memoria di lavoro e quella ‘salvata’, ma quasi nessuno pensa più che la tecnologia si basa sull’esperienza umana e i suoi meccanismi.
“Tutti i maestri profani parlano ai sensi noti; il Maestro occulto, invece, parla allo spirito dell’allievo, alla sua anima eterea, penetrando nel profondo della sua vita astrale”. Ecco, la Schola mi pare parli a quanto abbiamo ‘salvato’, a tutti i nostri ‘file’ e più ancora e oltre, ai programmi che li gestiscono. E accade, osservandosi, di constatare che il nostro computer specchia quanto facciamo in noi stessi: un sacco di ‘spazzatura’ non eliminata, inutili immagini e video che appesantiscono il lavoro, cose salvate e mai più rivisitate che vagano a impicciare, documenti che parevano importanti e invece appesantiscono… Noi esseri senzienti, dotati di memoria e immaginazione, dopo qualche decennio di vita ci troviamo a trascinare carrozzoni senza senso che ingombrano lo spazio della fantasia e affollano i sogni confusi del mattino.
“La preparazione allo studio ermetico deve consistere nel rieducare se stesso, spogliandosi di tutto l’intonaco e della falsità che l’educazione ordinaria ci ha dato”.
Forse comincio a capire cosa intendessero i Maestri (a partire da Pitagora) quando parlavano di Silenzio…
Original author: catulla

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