Reply To: Ermetismo e Arte

mara329
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“…l’esame critico dell’artista e delle produzioni artistiche dev’essere fatto non solo coi dati di cui si servono gli antropologi, ma anche con la scorta dei lumi della filosofia dell’anima indipendente dal suo contenente fisico”.
Ho visto il film di Martone “il giovane favoloso” sulla vita di Giacomo Leopardi e ho compreso la difficoltà grande (non credo superata, ma per lo meno affrontata) che il regista deve aver incontrato per dare una idea del grande poeta che non fosse didascalica, retorica ma profonda e complessa. C’è un punto in cui Leopardi si scaglia contro alcuni letterati che imputano alle sofferenze fisiche la causa prima del suo pessimismo e dice: “non imputate al corpo quanto si deve solo al mio intelletto…cercate di confutare le mie parole, invece di parlare di me”.
Evidentemente sulla sua formazione hanno influito altri fattori che non sono mai stati analizzati, e il suo pessimismo non è poi tale.
Il Kremmerz ravvisa in lui “guizzi di luce che paiono desolanti e sono desolanti per i volgari, perché alla verità delle cose si avvicinano. Egli scrive ad esempio: «Pare un assurdo, eppure è esattamente vero, che tutto il reale essendo un nulla, non vi è altro di reale né altro di sostanza al mondo che le illusioni». Verità terribile, ma verità”. O anche: “Ecco un altro pensiero che fa a calci col pessimismo: «Io non ho mai sentito tanto di vivere quanto amando, benché tutto il resto del mondo fosse per me come morto».

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