L’icona di primavera, implica l’augurio a tutti indistintamente, di partecipare contestualmente al periodo di risveglio espansivo della Natura tutta, ad un progressivo risveglio del livello di coscienza singolo e collettivo, rappresentato simbolicamente anche con l’uovo cosmico che si schiude, ed anziché il classico pulcino, ne vede fuoriuscire un essere che ha fattezze umane. Riguardando più volte tale opera, mi è tornato in mente il Primo Aforisma, che richiama in toto il sistema analogico che presiede a uovo, uomo e mondo, che insieme “fanno tre, in ogni uno vedi il tre, nel mondo, nell’uomo e nell’uovo trovi tre volte tre”. Senza la pretesa di commentare oltre tale Aforisma, perché non mi sento assolutamente in grado, colgo però l’occasione a questo proposito per ribadire l’importanza del Metodo Ermetico, il cui caposaldo sta proprio nel provocare ad arte l’espansione di coscienza, attraverso la progressiva conoscenza sperimentale soggettiva, con possibilità di messa a verifica anche sistematica mediante la Gerarchia Naturale contemplata nell’Organigramma della Schola, racchiuso e disciplinato nella Pragmatica Fondamentale. A tale proposito, anche nel Tempio dell’Uomo, di R.A. Schwaller de Lubicz, ricordo di aver letto una massima che riconduce a quanto finora trattato: mi pare nel Volume 1°, ad un certo punto compare l’assioma: “La coscienza che in origine era monade, diventa Trinitaria attraverso l’esperienza della corporificazine”. Quindi è l’esperienza della vita, la “fatale caduta nella dimensione materiale” che permette alla condizione umana, sessuata come precisato anche negli Aforismi successivi al primo (riportati integralmente nell’Avviamento alla Scienza dei Magi),di rimontare alla condizione di sintesi nell’Unità ab origine, sancita però dalle innumerevoli cioè non numerabili esperienze, vissute progressivamente ampliando di volta in volta il livello di coscienza, mediante gli strumenti di cui la Schola dispone.
Un saluto a tutti.