In merito al tema in generale della donna, dove molti autorevoli amici del blog hanno fornito il loro prezioso pensiero, desideravo esprimere la mia opinione in ordine ad un antico fenomeno sociale che da tempo trova le istituzioni preposte, impotenti a rinvenire un adeguata disciplina; ovvero il meretricio.
Sento spesso dire dai media, come nella pubblica via:” bisogna riaprire le case chiuse – anche loro devono pagare le tasse – sottoporle ai controlli sanitari del caso – un noto politico tempo fa dichiarò: non voglio che i bambini vedano per strada cose sconce, ecc…”
Forse va bene tutto, però nessuno sostiene per esempio che il legislatore deve per prima cosa tutelare la sicurezza di queste persone – perché si tratta anche di questo.
Penso che prima di essere il mestiere che fanno, sono persone con eguale dignità umana. Ritengo sia essenzialmente doveroso regolamentare, disciplinare in qualche modo l’esercizio del meretricio, nell’interesse in primis di chi purtroppo ha adottato questa scelta, comunque nel rispetto della loro dignità umana; scongiurando le nefaste conseguenze che quest’attività talvolta produce, attraverso la giusta informazione, la cultura del bello del buono ecc…
Detto questo, vorrei ricordare a tutti quei signori che scalpitano per risolvere il problema, esordendo con le affermazioni di cui sopra che la prostituzione, a mio modesto avviso, non è solo quella riscontrabile su strada, da ragazze per lo più disinformate e di umile estrazione sociale, se non sotto minaccia di qualche organizzazione malavitosa è per esempio ravvisabile in tutti quei comportamenti ruffiani che mirano a trarre profitto presso altri, a danno altrui, magari di un amico, collega ecc, un uomo che sposa una donna unicamente per interesse e non per amore – potremmo continuare a lungo, anche se dobbiamo ritenere che queste ultime forme di prostituzione, sebbene meno visibili, sono le più pericolose perché insidiose; giudicare le lucciole è troppo facile, oltremodo non risolutivo.
Vorrei trovare anch’io una soluzione al problema, se di questo si tratta e per farlo credo che la gente e le istituzioni debbano considerare queste attrici nel rispetto della loro persona, della libertà della loro scelta e con un po’ di cum grano salis, arriverà senz’altro, alle autorità competenti, il giusto suggerimento finalizzato a tutelare l’incolumità, per lo più di ragazze, che a causa della loro scelta si trovano in una condizione estremamente vulnerabile.
Original author: A.Detommaso