Accolgo l’invito e ringrazio per l’amorevole augurio, ricambiato fraternamente.
Riflessioni:
Punto 1 -Vediamo Hermes-Mikael armato che soppesa su una bilancia, con i piatti molto “sbilanciati”, due figurine, una che prega per la salvezza a mani giunte verso l’alto e l’altra in attesa del castigo, che guarda in basso tenendosi il capo fra le mani.
Qui è rappresentato il travaglio e il dolore della coscienza umana scissa in due tra spirito e materia, tra diavoli tentatori e angeli salvifici. Il concetto di unità pare assente. E’ messa in evidenza l’esigenza di una purificazione della materia. Il terreno va preparato prima di gettare il seme.
Punto 2 – Molto diversa è la dimensione fissata nell’iconografia della psicostasia egizia, richiamata nei post precedenti: al cospetto di Anubi vediamo che la bilancia va sempre pari, a prescindere dalle colpe del defunto che nei rituali sono già state esorcizzate con una specie di ”autocertificazione a non aver commesso il fatto”.
Inoltre, la dimensione di uno spazio sacro apparentemente statico, dà la misura che il terreno è pronto, simboleggiato dai piatti perfettamente pari e allineati. Il seme sta già nel terreno e può iniziare il suo ciclo annuale di rigenerazione.
Riflettendo sull’Hermes “equo-separatore” infine, mi viene in mente La Tavola di Smeraldo “Tu separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso…dolcemente e con grande industria…Ei rimonta dalla Terra al Cielo, subito ridiscende in Terra, e raccoglie la forza delle cose superiori ed inferiori.” E Kremmerz dice “Se vi ho detto che Ermete nella Tavola di Smeraldo ha pronunziata l’eguaglianza di tutto ciò che è infero e sommo, se vi ho detto che l’universo è Uno e che l’uomo è inseparabile, come qualunque molecola terrestre, dal globo, voi non potete gridare la vostra indipendenza dalle forze generatrici e nutrici dell’Universo.”
(Da I Dialoghi in questo stesso sito)