Originariamente postato da ippogrifo11
Il 29 Settembre 2012 alle ore 19:25
Nulla di nuovo sotto il sole! O meglio e nel caso specifico, sotto il cielo plumbeo e gravido di nubi appestatrici che liberano, periodicamente e in luogo dell’acqua vivificante, i loro acidi corrosivi, del resto perfettamente in linea con la natura propria e con l’unica finalità che possono legittimamente accreditarsi: il tentativo di sgretolare, o quanto meno di insozzare, ciò che non sono in grado, per incapacità strutturale e intrinseca putredine, di avvicinare, ossia l’edificio che è e resterà al di fuori della portata loro. Affermare senza documentare, così come avviene in tanti dei siti e forum che hanno fatto della denigrazione di Kremmerz e della Sua Opera il loro infantile passatempo – per nulla originale, bisogna aggiungere – è azione da improvvidi, oltre che manifestazione di disonestà intellettuale. Per chi ha vissuto e vive la Schola dall’interno, ossia al riparo dalla canizza urlante, l’esercizio della terapeutica, disinteressato e impersonale (ossia privo, come dev’essere, dell’affermazione e la riaffermazione reiterata e reclamata dell’IO), è parte della dimensione etica e pratica verso la quale ha orientato per libera scelta la propria esistenza. Così anche, chi vive e ha vissuto la Schola dall’interno, per lunghi anni, può senza tentennamenti testimoniare l’integrità di Chi oggi è chiamato a continuare un’Opera mai tradita e soprattutto mai prostituita agli interessi personali. Il resto, tutto il resto, è solo disturbo. Lo stesso che può essere procurato da un insetto, fastidioso fin che si vuole ma mai dannoso al punto da far distogliere gli occhi dal Vero.