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Originariamente postato da catulla2008
Il 15 Luglio 2012 alle ore 14:49

In seguito a una conferenza, ho scoperto l’esistenza della ‘psicotecnologia’, branca della psicologia generale analizzata fino dagli anni ’40 a Toronto da studiosi quali Carpenter, Havelock e McLuhan e oggi portata avanti da Derrick De Kerckhove. Questo studioso definisce psicotecnologia qualunque tecnologia emuli, estenda o amplifichi il potere della nostra mente e vede nelle macchine altrettante ‘protesi’ dell’essere umano.
Sentendo la parola ‘protesi’ non ho potuto evitare di pensare al suo significato di ‘parte artificiale apposta artificialmente al corpo umano per sostituire un organo perduto o difettoso’. Si ammette dunque che l’essere umano, in ipotesi, avesse organi che consentono di comunicare a distanza ed estrinsecare e oggettivare le proprie intenzioni? il proprio pensiero? la propria ‘idea’?… A cosa ci porta questo?
Diceva il Maestro Kremmerz che “dall’essere umano (sudore molecolare di muscoli e fibre? evaporazione di sangue?) l’aura che viene emanata è certamente una estremità tentacolare magnetica dell’uomo che ci attacca al magnetismo dell’universo e all’ambiente magnetico in cui viviamo e pensiamo”. Nella Fratellanza di Miriam (ortodossa) i praticanti che “mediante il rito restano in relazione fluidica col Centro sperimentano le Sue potestà taumaturgiche che – come scriveva il Maestro – possono raggiungere confini illimitati”. Difatti, l’Unico Scopo cui è diretta l’atmosfera ‘magica’ che si respira all’Agape è la Medicina Ermetica capace di risanare in proporzione alle condizioni di ‘simpatia’ (nel senso etimologico di ‘stesso sentire’) tra il recettore e le Intelligenze emananti del Capitolo Operante (come ci viene annunciato e come si può sperimentare).
Mentre si fanno conferenze a livello internazionale per parlare delle ‘protesi’ tecnologiche, altrove volte si resta dunque attratti e affascinati dal ben-essere di certe ‘riunioni’ (basta pensare a quanto avvenne alla Convention celebrativa per i 100 anni della Pragmatica fondamentale) senza che le due cose vengano messe in correlazione. Ma la correlazione esiste, perché di Scienza si tratta.
Di base c’è una Tradizione Sacra che informa la cosiddetta ‘atmosfera’ rendendola cosa ‘altra’ dall’evento conviviale correntemente inteso.
E se lo stare insieme piacevolmente porta a definire ‘magico’ anche il tifo per la squadra del cuore o il fiotto di commozione per uno sposalizio, la sperimentazione come numero della S.P.H.C.I. porta ad attribuire una valenza diversa al termine, valenza scaturita dal momento di grazia di un particolare istante in cui la nota armonica con il Centro ha consentito di provare un’onda di Bene che non si dimentica. Così, nulla di strano se la S.P.H.C.I. accoglie nel suo seno l’eccellenza della Musica, o, come già avvenuto, l’eccellenza dell’Astronomia, della Medicina, dell’Architettura, della Storia: sono gli infiniti adattamenti dell’Armonia Unica.
L’Agape: ecco, in quel momento, mentre un alito di vento si solleva a circondare i convenuti, il tempo resta sospeso, lo spazio si dilata ed è come un ritorno alla Sorgente Primordiale quello che sospende e riallinea il cuore.
Spero che la psicotecnologia, prima o poi, si concentri anche sugli organi che l’Uomo e la Donna, in ipotesi, avrebbero e che, forse, quella tecnologia hanno ispirato come rimembranza volta al Futuro Possibile.

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