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Anonimo
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Originariamente postato da catulla2008
Il 05 Agosto 2012 alle ore 13:39

C’è voluto un po’ di tempo perché l’evento in me cominciasse a farsi parole… Infatti, come da tradizione, partecipare alla Vita della Miriam è un’esperienza e non una lezione. Proprio come nelle celebrazioni misteriche antiche, ciascuno acquisisce determinati sentimenti e la razionalizzazione segue e non precede l’in-segnamento. Più ancora, questi eventi, magistralmente concepiti, risvegliano corde e saperi sopiti in ogni essere, come è tipico dell’e-ducazione: dove il movimento va dal centro dell’uno alla sua periferia in simbiosi con la Rosa della Schola dal cui Centro parte il movimento generatore.
Dunque sono qui, a ripercorrere con la memoria mista del cuore e della mente l’istante in cui i musicisti si sono fatti tramiti della Tavola di Smeraldo, commuovendo il pubblico, più o meno edotto alle geometrie armoniche, in un unico anelito alla perfezione solare. (Fra l’altro, nell’antica Roma lo smeraldo era dedicato alla dea Cerere in uno con la terra ed il grano!!!). L’anelito è divenuto poi palpitante e crescente nella rappresentazione delle Sibille: anch’esse tre, come Ermete, portavano le voci della Terra, del Fuoco e dell’Acqua, e si sono fatte (o Fate?) Una nell’auspicio di Amore conclusivo… Quell’auspicio che ha pervaso l’Aria notturna inondata di sole riflesso.
Credo che ciascuno di noi convenuti abbia avuto percezione anche fugace della Intelligenza della Natura, Buona Stella, che nel profondo d’ogni cellula restituisce la visione del Vero… Ma dopo questo lampo, in modo fulmineo si è giunti al desinare del 2 agosto. Di là dal tipo e quantità delle portate, come dicevano gli antichi Greci tutto era “Bello e Buono” soprattutto perché pervaso dal magistrale “intento” di Amore che ne aveva fissate le molecole destinate a nutrirci. (In epoche più vicine alla Natura e ai suoi ritmi, i semi delle spighe furono l’emblema della realtà del raccolto e la promessa di quello futuro!!!).
Ricordandomi che la Terra è la nutrice, sempre e comunque, auguro quindi a me stessa e a tutti coloro che hanno potuto fruire di questa esperienza ‘astra’ di saper coltivare al meglio, con gli strumenti a disposizione, l’eco che ha fatto vibrare la materia di cui siamo fatti e che mira a restituirci alla rete della Vita.
Grazie S.P.H.C.I.! Grazie di esistere e di dare corpo alla Luce… on-line. In linea.

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