Reply To: Agape 2013

admin Kremmerz
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Alcune riflessioni su questo Pasto Sacro nel quale si mangia di tutto quanto proviene dalla terra in cui si vive. Osservo dunque che, a differenza di altre tradizioni religiose e non, non vi è limitazione o scelta di cibi se non determinata dal contesto – e dal tempo – in cui avviene il pasto. Osservo inoltre che, trattandosi di un Rito compiuto congiuntamente e concordemente da Tutti gli appartenenti alla Catena, di ogni tipo e natura, appare come una sorta di ‘sintonizzazione’ a un vibrare centrale che, con tutta evidenza, va a permeare ogni contesto e ogni ‘terra’.
Quanto al fenomeno dell’incontro di Sole e Luna si tratta di qualcosa di reale e tangibile che può essere sperimentato ad esempio salendo in vetta a una montagna e notando come la Luna Piena, all’alba, incontri il Sole che sorge: l’Una e l’Altro opposti eppure uniti, nel Cielo come nel corpo dell’osservatore che li coglie entrambi entro la propria sensorialità. Una visione, e visione UNA.
Quanto alla trasformazione del cibo in energia è fenomeno che avviene ogni giorno della nostra vita: il nutrimento diventa cosa diversa e, succintamente, energia alle attività quotidiane. La differenza, nel Rito, viene da Quanto concorre a segnare QUEL cibo: che da vario e indistinto diventa specifico e rivolto a un’attività pragmatizzata dalla Tradizione della Schola, fondamentale alla Sua curvatura infinita.
Si partecipa all’Agape per Amore e con Amore, portando Chi nella nostra vita rappresenta Amore, e dal medesimo Amore è stato toccato e/o beneficato.
È quell’Amore che rende il pasto Sacro.
Original author: sal

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