Accolgo, ringrazio e ricambio con grande piacere gli auguri della Direzione per questo periodo di risveglio cosmico, annunciato da tale straordinaria congiunzione astrale. Ed a proposito dell’importanza di rigenerarsi e purificarsi propria di questo momento annuale, come medico miriamico vorrei riportare alcuni dati scientifici emersi recentemente sul digiuno.
Da uno studio californiano, è risultato che periodi intermittenti di digiuno sono in grado di “resettare” il sistema immunitario rafforzandolo. In particolare, pare che un digiuno di tre giorni porti alla distruzione di cellule immunitarie danneggiate e alla riproduzione di cellule sane mediante l’attivazione di cellule staminali, le cellule totipotenti del nostro organismo.
L’influenza del digiuno sul nostro organismo è un argomento dibattuto da molto tempo che trova da una parte sostenitori dei suoi effetti benefici sia su soggetti malati che su soggetti sani e dall’altra scettici che ne hanno sempre negato l’evidenza scientifica o anzi evidenziato i pericoli.
L’importanza di questo studio risiede proprio nel fatto che partendo dai lieviti, passando dallo studio sui topi si è finiti ad intravederne scientificamente risultati benefici oggettivi sull’organismo umano.
Tale digiuno viene inteso come una dieta di circa 200 calorie il giorno, tipo pane e acqua insomma, di almeno tre giorni, da ripetere un paio di volte l’anno.
Senza entrare nei dettagli biochimici di quanto avviene, per i quali rimando ai link segnalati sotto, a grandi linee sappiamo che il digiuno prolungato porta alla demolizione di tutte le riserve di zucchero producendo chetoni, quelli che ad esempio nei bambini portano all’ ”acetone”. Riducendo drasticamente le riserve di glicogeno anche nei muscoli e le necessità cerebrali tale pratica è sempre stata considerata nociva per l’organismo. Di certo è inefficace e controindicata a scopo dimagrante. Tuttavia lo shock a livello metabolico e cellulare prodotto da una dieta chetogenica saltuaria e limitata a pochi giorni pare che non solo sia ben tollerata ma anche profondamente rigenerante. Certamente lo è in soggetti sani ma risulterebbe benefica anche in soggetti portatori di alcune malattie, anche gravi.
Al di là della necessità di ulteriori indagini che verifichino l’esatta cascata di avvenimenti nell’uomo a livello cellulare, tissutale e generale prodotti da un digiuno, che si raccomanda da di praticare eventualmente solo previo consulto con un medico, mi pare interessante come tali ricerche vengano a validare scientificamente pratiche previste nel percorso della nostra Schola.
Da notare che anche in tale percorso la pratica del digiuno viene, non a caso, effettuata in modo periodico e progressivo, come per abituarne l’organismo, oltre ad essere debitamente valorizzata nel contesto miriamico.
Segnalo i link dei giornali italiani e delle riviste inglesi divulgative e più scientifiche che ne hanno parlato recentemente.
http://www.corriere.it/salute/14_giugno_06/ogni-mese-pausa-4-giorni-cosi-digiuno-ci-allunghera-vita-b95fed62-ed3c-11e3-8271-5284bdbf132d.shtml
http://www.telegraph.co.uk/news/uknews/10878625/Fasting-for-three-days-can-regenerate-entire-immune-system-study-finds.html
http://www.forbes.com/sites/stevensalzberg/2014/12/30/can-a-3-day-fast-reset-your-immune-system/
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4315117/
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?cmd=search&term=Longo%20VD%5Bau%5D&dispmax=50