Carissimo @ippogrifo11,
è straordinario notare come le intuizioni della Sapienza Ermetica trovino risonanza in alcune frontiere della scienza Moderna.
Ma, per noi iscritti, la cosa non certo stupisce.
Secondo l’articolo da te citato, la coscienza individuale non è prodotta dal cervello come una semplice fenomeno biochimico, ma è piuttosto un principio autonomo, che utilizza il cervello per manifestarsi nella dimensione materiale. L’organo celebrale agisce come un ricetrasmettitore o un filtro: quando è sintonizzato (come in stato di veglia), permette alla coscienza di esprimersi come mente attiva; ma la sorgente ultima di tale coscienza risiede “oltre” il piano fisico, in quello che l’ermetismo chiama spirito o luce astrale.
il fisico matematico Roger Penrose e l’anestesista Stuart Hameroff hanno proposto la “teoria Orch OR (orchestrate Objective Reduction) secondo cui la mente umana è radicata in processi quantistici profondi, collegati alla struttura fine dello spazio-tempo. In parole povere sostengono che fenomeni quantistici coerenti nel cervello potrebbero collegare la nostra attività mentale a livelli fondamentali della realtà fisica – talmente fondamentali da travalicare i limiti del corpo biologico stesso ( https://galileocommission.org/the-quantum-soul-a-scientific-hypothesis-hameroff-chopra-2012/#:~:text=entirely%20on%20classical%20physics%20cannot,various%20scalar%20planes%20in%20spacetime ).
In questa ottica, la coscienza potrebbe esistere indipendentemente dal substrato materiale: il cervello sarebbe dunque in canale, non la fonte ultima, della mente. Queste scoperte trovano eco nelle proprietà “non-locali” della fisica quantistica: il principio di entanglement ( intreccio ) suggerisce che tutto è connesso oltre lo spazio e il tempo ordinari, un principio che gli antichi avevano simboleggiato nella tavola di Smeraldo (“come in alto così in basso”). Si potrebbe azzardare la prospettiva, affascinante ma noi non sconosciuta, secondo la quale la coscienza umana appare come un fenomeno ponte tra due mondi.Forse materia e mente sono due volti della stessa medaglia cosmica, intrecciati in modoo che solo adesso iniziamo timidamente a intravedere.
Con umiltà e meraviglia, continuiamo sul nostro cammino, per illuminare questo grande mistero.
Un abbraccio alla Delegazione Generale, ai Maestri e gli iscritti tutti.