Cari Tutti, leggendovi mi si sono risvegliati i ricordi. Anche io da piccolo, quando avevo la febbre, facevo un sogno ricorrente: camminavo in uno spazio aperto, ed in lontananza vedevo una sfera (una palla, non ricordo bene) dapprima molto piccola, che rimbalzava, si avvicinava e me e diventava sempre più grande, fino a diventare enorme, ed io scappavo ma lei mi inseguiva. Non sò il significato di questi sogni che facciamo da piccoli, ma è impressionante come ci rimangono ancorati nei ricordi.
Caro garullo, sono d’accordo con te che abbiamo la necessità di percorrere anche strade pianeggianti, ci mancherebbe, sopratutto con riferimento alla nosra vita quotidiana (lavoro, amicizie, problemi economici, problemi di salute, ecc…), chi non lo vorrebbe.. Ma a volte, questi problemi, così importanti e fondamentali, passano in secondo piano rispetto a quella continua lotta quotidiana che vivo dentro di me, finalizzata a superare quegli ostacoli invisibili all’esterno, ma perfettamente visibili dentro di me. E allora mi chiedo: la felicità dove dimora? E quando in momenti di una certa serenità interiore, in momenti in cui sento che l’equilibrio dentro di me si stabilizza un pò, mi accorgo che la felicità sembra trovarsi al di fuori della nostra materialità: si trova dentro di noi, si trova e dimora in quella parte di noi che avverte che l’Amore, il Bene dato e ricevuto sono il segreto della nostra vita attuale. Se siamo qui, se scegliamo il nostro percorso, se ci uniamo a tutto questo, vuol dire che già sappiamo, magari inconsciamente, che la nostra “felicità” merita tutto il prezzo che dobbiamo pagare per raggiungerla. Visto che una volta raggiunta ci accorgeremo che prezzo non ha.
Scusatemi se i miei voli pindarici mi spingono verso vette magari invisibili agli occhi dei più, ma sono certo che non sono invisibili ai nostri.
Vi abbraccio.