Caro Nico, è vero che riuscire a definire la felicità è una cosa difficile, perchè per ognuno di noi riveste caratteristiche diverse. Questo se ci atteniamo però ad un discorso prettamente materiale. So non che non è semplice, ma per chi presegue un cammino come il nostro, e da un punto di vista ermetico, io credo che felicità risieda nel raggiungere il proprio equilibrio. Non voglio essere nemmeno frainteso, facendo pensare che non mi attengo al fatto che la nostra vita, questa vita, sia legata ad aspetti materiali importanti (il lavoro, le difficoltà economiche, i sacrifici che ognuno di noi affronta per andare avanti quotidianamente), ma se per qualche attimo, ci distacchiamo da tutto questo, ci rapportiamo alla Catena, agli insgenamenti dei Maestri, alle loro parole, allora appare quel raggio di Luce che ci riporta ad una condizione “staccata” (perdonatemi l’uso di questa parola) dalla realtà ordinaria, facendoci sentire la gioia dell’unione in qualcosa di più grande. Poi, è vero, a volta di ritorna con i “piedi per terra”, come è giusto che sia, ma le nostre difficoltà, i nostri problemi, i nostri guai, ci hanno portato ad essere ciò che siamo, senza di loro magari non saremmo qui, chissà…
Vi abbraccio e ringrazio i nostri Maestri tutti ed il delegato Generale per lOpera grandiosa che compiono ogni giorno.