…e questo dialogo tra Luna e Venere del II secolo (Luciano di Samosata, Dialoghi degli Dèi XI-1)
“La Luna.
Dimandane il figliuol tuo [Eros], o Venere: ei m’è cagione di tutto questo.
Venere.
Oh che tristo! Anche a me che gli son madre quante ne fa egli! Ora mi fa scender sull’Ida per Anchise troiano; ora sul Libano presso quel garzonetto Assiro, del quale ha fatto innamorare anche Proserpina, e m’ha tolto metà di quell’amor mio. Più volte l’ho minacciato di spezzargli l’arco e la faretra, e di spennacchiargli l’ale: e già gli diedi una sculacciata col sandalo: ei piange, dice che nol farà più, ma non guari dopo si scorda di tutto…”
…ah ah ah…