Condivido al 101% il messaggio contenuto nel link dell’antropologa Laura Marchetti, ed azzeccatissimo anche il titolo “Ecuba, interprete della Matria contro la Patria”.
Davvero nel significato profondo proposto dall’autrice, si comprende quanto siano inutili certe ideologie instillate nell’umana psiche fin dalla notte dei tempi, come appunto la difesa della patria, da intendere come un confine, un fortino da proteggere ad ogni costo, la difesa di un’orgoglio da dimostrare agli altri sempre. Il ragionamento vale però anche per i potenziali invasori, che meglio farebbero a starsene nella loro patria, mentre ogni incontro tra società, culture, popolazioni diverse dovrebbe avere l’unico scopo di scambio utile ad arricchire entrambi, altrochè sterminarne uno per soddisfare le esigenze di egemonia di un altro. Molto toccanti anche l’analisi delle emozioni di Ecuba, consapevole di perdere la cosa più preziosa per una mamma, la propria creatura, ma Ettore, maschio fin nel più profondo del DNA, neanche per un attimo riflette sulla possibilità di non procedere nello scontro con Achille, in ballo ci sono patria, onore …. ed attributi! Due visioni opposte del mondo a quei tempi tra il maschile patriarcale ed il femminile generatore e custode della vita. Si dissocia solo Priamo, saggio padre, che anziché “pompare” il figliolo a combattere pensa solo a salvargli la vita. Mi domando come sarebbe diverso il mondo senza tanti millenni di patriarcato imposto in modo diciamo “forzuto”; in una società di esseri saggi, non c’è bisogno che comandi nessuno, ogni diversità è occasione di confronto, poi le conclusioni si traggono, Etica alla mano, sperimentando. Mi colpisce anche quando l’autrice parla di Achille come di una macchina da guerra, creato dagli Dei per lo sterminio di massa. Probabilmente, il Alto come in Basso, esistono Forze in gioco che si contrappongono, e, altrettanto probabilmente noi, nel nostro piccolo, ne vediamo gli effetti nel mondo reale e nelle vicissitudini che lo attanagliano. Questo mi fa pensare che il Male in senso lato, è un “male necessario”, funzionale ad un progetto, impone ad ogni essere l’esigenza di scegliere sempre quale padrone servire, e, come disse Gesù Cristo non ricordo in quale Passo del Vangelo, due padroni non si possono servire. Forse proprio e solo per questo che è possibile a tempo e ora, separare la gramigna dal raccolto, la pula dal grano……. e via di questo passo!!
Approfitto del contenuto di questo scritto di Laura Marchetti, per un sincero augurio a tutte le donne ed a tutte le mamme in questa particolare giornata di festa.
Un caro saluto ed una buona domenica a tutti i naviganti.