Ancora dal Maestro Kremmerz alcune note dai Dialoghi che stavo rileggendo e sulle quali come davanti ad uno specchio m’interrogo continuamente:
“Ogni discepolo che opera in magia deve saper amare e saper perdonare. Un amore senza egoismo è divino… L’amore è la carità più affascinante dell’istinto … L’amore è il complemento più prezioso della sociabilità ed è la chiave di Iside purissima che schiude i fecondi tesori della divinità nelle creature umane decadute. I misteri di Venere non furono che celebrazioni del culto di questo amore comprensivo che unisce i due poli della creazione nella creazione del mercurio vitale e intelligente. La Rosa mistica è rosa di Amore … nell’amore vi è la verità, cioè la carità in germe.”
E a proposito della Dama della Montagna (“Regina Sibilla”) e le sue tre sorelle si legge nella conferenza intitolata “La tela delle Sibille” presente su Elissa.net:
… Già da tempi lontani la gente semplice dei Sibillini, a differenza di tutti i dotti greci e romani, aveva intuito, che l’archetipo della Sibilla-Natura, quale principio mercuriale ermafrodito atto alla creazione di ogni forma e, come il mercurio fra i metalli, riflettente e sfuggente, venefica e curativa, consistente e aerea, si poteva tipicizzare e individuare nelle sue tre sorelle: la dama nera della terra, la dama bianca dell’acqua e la dama rossa del fuoco …
E noi abbiamo avuto per molti anni il grande dono di vivere in quelle terre magistrali esperienze con “Elissa” …
http://elissa.net/conferenza.pdf