Una cosa che sempre mi torna in mente quando si parla della Legge del Do ut Des, sta nella differenza tra l’idea profana del dare ed avere, nobile principio se in consapevole equilibrio, ed il dare come tramite della Catena Terapeutica, con neutralità e consapevolezza, svincolandosi da qualsiasi forma di aspettativa, operando semplicemente per il bene, in tutto e per tutto, senza coinvolgimenti personalistici (quindi massima attenzione su questo fronte, ricordo sempre a me stesso), che rappresenterebbero forme di sovrastrutture fuorvianti.
Un caro saluto ed una buona festa a tutti