“Si da quando è giusto e necessario dare” ovvero a fronte di una richiesta di aiuto. Immagino che Ippogrifo si riferisse a questa conditio sine qua non per procedere nell’aiuto terapeutico in modalità da nn correre il rischio di prevaricare.
Poi il passaggio, come dice il Maestro Kremmerz, a una coscienza illuminata all’inizio da bagliori indistinti poi da lampi fugaci e infine da idee luminose è un work in progress che ognuno di noi vive in modo unico e personalissimo (e con le cicliche reiterate “nigredo”) ma con l’unica finalità che accomuna i nostri sforzi, quella di approssimarci sempre più alla Verità e alla Giustizia … operando infallantemente e propiziando così nei tempi opportuni stabiliti da Madre Natura la manifestazione in noi di Amore. Contestualmente e nell’attesa di quanto sopra, come diceva il Maestro Harahel, si inserisce la spina nella corrente che promana dal Centro, attivandoci con gli strumenti rituali … e quella si, anche se nn ne abbiamo piena coscienza, è una costante e continua “tintura” di Amore.