Ho visto anch’io ‘Don’t look up’. Sono d’accordo, Buteo, che il film sia (purtroppo) la fotografia della nostra società, ma non tanto per la delusione che a una maggiore conoscenza delle cose “ci saremmo liberati dalle catene di sottomissione, ignoranza, manipolazione…” (sarà difficile, senza un processo evolutivo di coscienza!) piuttosto per l’emergere di un’idea di femminile alla guida della società (Meryl Streep, presidente USA) interpretato in chiave negativa, al servizio del sistema corrotto, accecato da ambizioni di potere, inibito nelle sue funzioni naturali, che nel più bieco egoismo organizza in chiave quasi comica una fuga extra terrestre per poche migliaia di eletti ibernati, escluso il figlio beota che aveva manipolato, e al quale femminile “vincente” corrisponderà un ambiente extra terrestre ostile che finirà per sterminare gli ultimi sopravvissuti.Messaggio discutibile, secondo me più per dissuadere dal mettere una donna alla guida dello stato più potente al mondo…che preoccuparsi d’ambiente, naturale o umano che sia. Comunque Streep e Di Caprio bravissimi come sempre…