Cari Tutti, si dice che noi siamo quello che mangiamo. Il nostro corpo utilizza gli alimenti allo scopo di trarne il giusto nutrimento, ma il vero problema è: cosa introduciamo nel nostro organismo quando ci alimentiamo? Troppo spesso i prodotti acquistati contengono sostanze nocive per il nostro organismo, sostanze che, accumulandosi, nel tempo provocano gravi problemi. Io, oggi, sono intollerante ad alimenti che prima mangiavo con tutta tranquillità, e più evito di assumerli, più quando provo ad ingerirli provo maggiori (proprio nei prossimi giorno dovrò effettuare numerosi esami su intolleranze farmacologiche ed alimentari, che aumentano anche le mie possibilità di non potere fare il vaccino anticovid). A volte ci si dimentica di ascoltarsi: il nostro corpo, se riusciamo a sentirlo, ci comunica sempre cosa dobbiamo fare, cosa dobbiamo evitare, cosa ci fa stare bene.
Ascoltare noi stessi. Nell’opera “Chymica Vannus” (che trovo uno scritto veramente straordinario), nella prima parte, l’ascoltare se stessi è posto come base per la futura lettura del libro, nonchè del percorso che si deve affrontare per ottenere la nostra trasformazione. Ma è anche la base del nostro percorso, quando ascoltando noi stessi, cerchiamo il nostro Sole.
Certo, oggi gli alimenti sono modificati, trattati, trasformati, non sono più quelli “di una volta”. E questo ci dimostra come, a volte, il progresso non è foriero di grandi nuove, che l’uomo cerca sempre di trasformare ciò che la Natura produce in maniera perfetta, in qualcos’altro di utile solo da un punto di vista economico. Gli animali domestici, abituati ormai a cibarsi di scatolette e croccantini industriali, si ammalano di forme tumoriali sconosciute negli animali selvatici… un motivo ci sarà.
Ascoltiamo noi stessi, e forse otterremo grandi risultati.
Vi abbraccio.