Rispondi a: Nutrigenetica e Nutrigenomica: alimentazione e prevenzione del futuro

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wiwa70
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Carissime, mi conforta sapere che non sono l unica ad aver sperimentato in questo senso…in effetti l’ interesse nasce da una esperienza personale, in cui avevo il sospetto di intolleranze alimentari ai lieviti e quindi, tramite visita specialistica, sottoposta a tampone salivare,dal DNA, sono riusciti a risalire alla risposta dell’organismo alla metabolizzazione di 250 tipi di alimenti( metodo diagnostico usato spesso per scoprire allergie alimentari). Risultato: erano verdi e cioè positivi per l’organismo, tutti i cereali, frutta, verdura e legumi( alimenti che ho sempre preferito) mentre rossi, ovvero negativi,il tuorlo d’uovo,latticini, dolci (che se posso scegliere non mangio); da qui la domanda era nata, come diceva Seppiolina,se istintivamente ci dirigiamo verso ciò che ci fa bene o meno, semplicemente mettendoci in ascolto dei segnali che il nostro organismo ci invia. Del resto, la parola, alimento deriva da altruim (nutrire, crescere, sorgere, porre in moto, suscitare) e dalla radice or/ar sanscrita di Origine, Ordine, Oriente( quasi ad indicare una direzione?!)L altra considerazione è sfatare il luogo comune che dice” tutto ciò che è buono, fa male!” Ma se invece l alimentazione ,come ogni altro aspetto della nostra vita,fosse un modo per prendersi cura di sé, potremmo scoprire che ciò che ci fa bene, è necessariamente buono e non è il gusto ma la gola a metterci lo zampino?! Grazie Mandragola per le indicazioni bibliografiche che non ricordavo e che andrò a rivedere volentieri, così come le Lunazioni che citava Tanaquilla.Un caro saluto

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