Mi inserisco nella discussione aggiungendo la mia.
Mi pare che il problema non sia la sezione aurea o il Numero ma la volontà di inscatolare, di precludere ogni libertà ai concetti ritenendoli definiti, limitati alla possibilità di comprendere.
I termini ermetici sono incondizionati, infiniti o indefiniti, e ritengo il significato più profondo della bellezza come ermetico. Ricordo le bellissime parole del Kremmerz al proposito che si trovano sui Suoi Dialoghi (p.185 e seguito): “L’ermetismo non è la botanica, non è la chimica non è la fisiologia. E’ la scienza dell’infinito, la scienza del non finito, mentre le discipline apprese col metodo sperimentale positivo sono scienze del concreto e del finito…Ma le cose infinite, non finite, astrazioni di virtù o di poteri o di qualità non si prestano a definizioni, cioè a determinazioni, per la loro natura stessa indefinita”.
La domanda è: allora noi non potremo mai capire? si potremo capire, come sempre ci ha indirizzati a fare il Delegato Generale. In modo diverso, non pretendendo che la razionalità arrivi dove non può, ma pervenendo alla sintesi dei sensi purificati, unica via alla comprensione dei principi più alti.
E riflettendo, come facciamo anche su questo caro forum.