Mi è sempre venuto da pensare che “il bello”, sia di sostegno al ” vero”, sarebbe a dire: l’aspetto estetico è, in fondo, una modalità di presentazione, un primo impatto tra l’idea in sé e il modo di farla giungere a chi guarda. A mio avviso, un progetto ha bisogno di un canone estetico, cioè di una determinata forma per essere trasmesso, ma soprattutto recepito da chi si trova dinnanzi a noi.
Anni fa, trovandomi al museo del Louvre di Parigi, giunsi nella sala dove era esposta la ,” Gioconda” di Leonardo. Mi colpirono due cose: la prima era la presenza di una teca di vetro rinforzato, sicuramente per proteggere dai vandali o dai ladri il capolavoro ( ma anche per lanciare il messaggio ” sappiate già che è cosa rara?”). La seconda cosa che mi colpì, fu che il quadro non aveva cornice! E la mia sensazione,di allora come di oggi, è che la “cornice” dona bellezza ed importanza, persino quando è invisibile. Non sostituisce la “sostanza”,in questo caso l’opera, ma l’aiuta ad essere presentata, tanto da poter raggiungere più persone possibili. Perché è questo l’obbiettivo di un artista, no? Che la propria arte raggiunga tutti coloro che vorranno e sapranno guardare. Credo che, a volte, un progetto fallisca non perché non sia valido, ma perché non lo si è saputo presentare. Quindi la bellezza, come canone di estetica armonia ( proporzioni, colori, simmetrie), può essere importante se l’obbiettivo è quello di condividere un idea, o addirittura un Ideale.
Un grande abbraccio ai Maestri e a tutti i Fratelli!