Rispondi a: LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

Home/Il Forum della Schola/LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE/Rispondi a: LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE
Buteo
Partecipante
Post totali: 218

Anch’io ringrazio Admin per il richiamo che mi ha fatto: quando si parla, e ancor più quando si scrive, sono da soppesare le parole nel loro significato. Aver definito ‘assolutamente’ improbabili gli effetti collaterali a lungo termine dell’mRNA vaccinale è scorretto: ciò che si conosce di volta in volta in ambito scientifico, con i mezzi di ricerca disponibili, non assume valore assoluto, ma necessita di conferme o smentite per successive osservazioni. I dati che si vanno raccogliendo sui vaccini a mRNA fanno ritenere oggi, agli scienziati, improbabili gli effetti avversi a lungo termine, perché l’mRNA presente nel vaccino si degrada in tempi brevi, e perché, come già riportato, si imputano gli effetti post-vaccinali (micro-trombi, miocarditi) alla porzione della proteina Spike, sintetizzata per stimolare la risposta immunitaria, che eserciterebbe un’azione lesiva simile a quella rilevata in corso di infezione naturale, anche se in misura molto meno grave. Se queste sono a oggi le ipotesi accreditate, chi si occupa di scienza sa che le stesse potranno essere riviste e corrette in tempi anche brevi, avendo la ricerca sul SARS-CoV-2 ‘vampirizzato’ l’attenzione di ricercatori in tutto il globo. Come riporta Alef nel post del 20/08, gli scienziati sono consapevoli che ogni risultato è temporaneo e necessita di valutazione per conferme o smentite attraverso osservazioni e studi successivi. Se ciò è vero in tutti i campi scientifici, ancor più lo è in Medicina, dove ogni azione terapeutica o preventiva comporta sempre incertezza e dove è costantemente necessaria una stima del rischio-beneficio. Importante è aver presente che il metodo scientifico comporta la discussione e la verifica dei dati e che gli stessi sono confutabili non dalle opinioni, anche se illustri, ma dai dati che di volta in volta emergano da studi seriamente condotti. Se è lecito e giusto esprimere ipotesi e opinioni, è importante che le stesse siano riportate per tali e non spacciate per certezze, nel rispetto delle norme che la comunità scientifica si è data. Tutto ciò al fine di evitare confusione o false aspettative o paure nel pubblico che legge o ascolta e che difficilmente saprà dare il giusto peso alle parole, non avendo di base una formazione scientifica. In riferimento a questo tema, vorrei precisare che, nei miei post di questi mesi relativi Covid, ho cercato di presentare, nei limiti delle mie capacità e in modo possibilmente ‘asettico’, quanto emergeva dalle conoscenze che si andavano via via accumulando nella ricerca ‘profana’. Nulla a che fare con la ricerca ermetica, che è personale e alla quale sono deputati i Maestri.
Mi accorgo di come il mio approccio alle ‘cose’ di scienza, e alla Medicina in particolare, si fondi sulla fiducia direi non nella ‘Scienza’ in sé (cui non saprei dare significato e che si configurerebbe probabilmente in misticismo scientifico), quanto nella mente e nelle opere degli uomini di scienza. Fiducia che molti di noi non nutrono o non nutrono più. È mia convinzione che, pur negli interessi dei gruppi economici, molti siano i ricercatori che si applicano con entusiasmo e onestà nel lavoro, consapevoli che ogni risultato sia un passettino in più nella conoscenza, sempre soggetto a conferma e revisione.

Iscriviti alla Nostra Newsletter

Normativa Privacy