Un paio di commenti sui temi molto interessanti che Admin ha sottolineato e che le Sorelle e i Fratelli hanno ripreso (scusate il post lungo):
1) non sono medico ma faccio parte della comunità scientifica profana. I ricercatori seri sanno benissimo che le proprie conclusioni restano verosimilmente valide sino a quando regge l’impalcatura di ipotesi alla base delle proprie indagini. Qualsiasi teoria e/o sperimentazione è sempre affetta da errori (talvolta quantificabili statisticamente)
e quindi bisogna saper far un buon uso dei risultati così detti scientifici per raggiungere risultati solidi e di qualche utilità. Questo resta vero in ogni campo. Nel campo della medicina poi il tutto si complica perché la natura dell’uomo resta ignota alla scienza profana e quindi si procede per approssimazioni successive per quello che mi pare di capire. Dal mio punto di vista (molto poco autorevole) essere consapevoli dei limiti della scienza profana è essenziale per non cadere misticismo scientifico. In egual misura, si può asserire che essere consapevoli delle potenzialità della scienza profana forse può aiutare a non cadere nel misticismo anti-scientifico? Tra queste due polarità cristallizzate Admin ci ricordava di trovare il Bene se ho interpretato a dovere il Suo messaggio.
2) Spesso applicando la nostra capacità di giudizio autonomo ci si sente contro-corrente. Tuttavia (sempre secondo il mio parere per nulla autorevole) essere contro-corrente non è un punto di arrivo o un traguardo o un motivo di vanto. Io vorrei essere sopra la corrente profana perché se sono contro significa che sono ancora immerso in essa.
Vi Abbraccio con affetto
Alef