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Cingallegra
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Volevo condividere un’esperienza interessante che mi è capitata sperimentando le erbe raccolte la sera di San Giovanni.
Letto il post dedicato, avevo deciso di girare per le pinete della città alla ricerca di erbe selvatiche; non avevo molte speranze perché in quei giorni era tutto secco, qui avevano toccato i 45 gradi. Il mio compagno si è offerto di accompagnarmi, sfonderando una meravigliosa applicazione che riconosceva le erbe semplicemente inquadrandole! E così a suon di “questa è’ artemisia” e “questa è’ malva selvatica”, abbiamo messo su’ un bel sacchetto e l’ho lasciato alla luna. All’indomani, valorizzata l’acqua profumata di erbe, mi sono lavata e mi sono resa conto che me n’era avanzata un sacco. Quant’era profumata quell’acqua!!! Dava di rose, di rosmarino, di fresco! Un profumo buonissimo!
Ho chiesto consiglio a una sorella e ho congelato l’acqua avanzata. Qualche settimana fa il mio compagno e’ andato ad una partita di calcetto e si è fatto male al ginocchio (quello senza menisco, cosa che dovrebbe indurlo a non giocare in realtà…) e così metti il ghiaccio e togli il ghiaccio, dopo un’intera sera aveva ancora dolori. Poi ad un certo punto gli ho chiesto se volesse sperimentare altro, così oltre al p.s., ha applicato l’acqua di San Giovanni congelata. Nel giro di un quarto d’ora non aveva più dolori!!!
Ho ricongelato l’acqua prima che si sciogliesse del tutto, e aspetto la prossima partita di calcetto, sperando che ne’ p.s. ne’ acque servano di nuovo per il grande sportivo!

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