Mi riaggancio a m-rosa, circa le riflessioni sul post isolamento Covid.
Credo, che in tutte le condizioni di vita , di adeguamento a traumatici cambiamenti, la ricaduta sia sempre soggettiva, anche se tu parlavi di una osservazione sociale e piuttosto generale
Si, è vero, dopo l’isolamento e le paure, si nota un voler uscire stupidamente dalla peste per riprendere la vita sfrenata di prima. Ma… come tutte le cose profonde e rivoluzionarie, è il silenzio a determinare i cambiamenti, credo che sia stato un travolgimento positivo nella società, dopo due anni di passaggi vari.
Il fatto è che chi ha compreso e dato un senso e un valore diverso all’esistenza, sia la parte silenziosa, la parte che vive pensando diversamente, adegua l’anima al cambiamento, grazie, o meglio a causa, della pandemia. Il rumore, logicamente è piu’ evidente e gli stupidi sono piu’ visibili dei filosofi.
Ma la Vita si perpetua per la Filosofia, il resto si deteriora