Infatti, m_rosa, gli studi che definiscono quanto resiste il Covid al sole riguardano in realtà la sua capacità di resistenza ai raggi UVA e UVB (in particolare: https://www.wired.it/scienza/lab/2021/04/05/coronavirus-luce-solare-inattiva/?refresh_ce=) e non sempre vengono considerate anche le modalità di diffusione tra persone.
Invece, gli studi sulle modalità di contagio sembrano evidenziare un alto rischio nella permanenza di tante persone in un ambiente chiuso, rischio che si riduce già molto lasciando le finestre aperte. Pare che elevate concentrazioni di persone in ambienti all’aperto costituiscano, al contrario, situazioni di rischio molto basso nei contagi (si veda, ad es.: https://www.wired.it/scienza/medicina/2021/04/27/contagio-coronavirus-tempo-distanza/).
Ci sono state concrete dimostrazioni di questo fenomeno con gli assembramenti del 17 giugno 2020 a Napoli, in seguito alla vittoria della Coppa Italia, e del 2 maggio 2021 a Milano, per la vittoria dello scudetto da parte dell’Inter. Questi eventi non hanno causato un incremento nei contagi (cito ad es. https://www.agi.it/cronaca/news/2021-05-20/festa-scudetto-inter-nessuna-ricaduta-curva-contagi-12611054/).