Bella domanda Guglielmo Tell, se siamo figli delle stelle oppure no!! Siamo, pare proprio fatti, della stessa sostanza di cui sono composte le stelle, con gli opportuni aggiustamenti connessi all’ambiente in cui si vive, questo per necessità di adattazione, altrimenti….. non si sopravvive! D’altronde il Maestro Kremmerz ci ricorda che, proprio le comente con le loro spettacolari code visibili anche ad occhio nudo, sono foriere di trasmigrazioni di anime, dico io, forse da una galassia ad un’altra e chissà. La canzone è di per sé bellissima, i ricordi corrono all’adolescenza, alle esperienze tipiche di quel periodo della vita, alle riflessioni sul tempo, al ’79, appena maggiorenne, l’anno più intenso di un’intera esistenza, nel bene e nel male, al positivo ed al negativo, che ha caratterizzato poi, tutte o gran parte delle esperienze e delle scelte dei momenti a venire nell’arco della vita. A ragion veduta, volati abbondantemente gli “anta”, la cosa più importante è aver messo bene a fuoco i rapporti tra le cause e gli effetti correlati all’escalation di accadimenti di quel periodo, di quell’anno in particolare, dove iniziarono risposte ansiogene iperattive e conseguenti disturbi fisici, dopo 18 anni di vita spensierata ed in piena salute, naturalmente…… ascoltando musica!!!
Un caro saluto ed una buona domenica.