Non mi meraviglio, caro Guglielmo tell, della notizia che hai condiviso e neppure che gli Stati Uniti siano il posto di maggior sviluppo di questa religiosità on line. No, non mi sembra un buon segno, un altro danno di questo maledetto COVID. Speravamo che il forzato isolamento potesse indurre gli esseri umani a una riflessione sui propri stili di vita, su quanto si potrebbe fare per migliorarli, su quanto potrebbe fare, ognuno nel suo piccolo, per dare una mano a una vita post COVID più sana ed equilibrata di quella che lo ha preceduto. E invece che cosa succede?la gente è sempre più impelagata in atteggiamenti mistici-passivi, sempre più desiderosa di tornare alla vita di prima, allo stesso consumismo sfrenato…mah!