Rispondi a: Emozioni lungo il cammino … ermeticamente inteso …

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catulla2008
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La MUSICA è – fra le arti – quella che significa nel proprio nome la MUSA, la Dea, l’ispirazione. Ho sempre concepito i musicisti (quelli veri, non i meri tecnici esecutori) come coloro capaci di unire la scienza pratica del suono al flusso dell’emozione, insomna di dare corpo all’impalpabile MOTO.
Tuttavia, la domanda che mi andava ripetendo qualcuno tempo fa (“a che pro?”): e che a me pareva una dissacrazione, devo ammettere che ha senso.
La nave galleggia sulle acque, l’aereo solca i cieli, certe auto scalano montagne…ma a che scopo?
Il perché è la prima domanda dei fanciulli e la fonte di ogni impuldo evolutivo.
Personalmente, nella Miriam trovo il duplice senso di ogni movimento: da una parte, verso la salute del corpo, manifestazione della vita nostra individuata; dall’altra la tensione a stati più alti, a modi di essere meno gravi e più intelligenti in un ascenso del quale sarebbe assurdo concepire il punto di arrivo.
Ciò considerato, ricordo che da sempre è esistita una ‘musica sacra’, e probabilmente vi è a tutt’oggi Chi – detentore della scienza della Parola – ha anche quella del suono, e potrebbe (se utile, necessario e richiesto) evidenziare le chiavi della produzione musicale: per la Salute e per la Luce.
In difetto di tali chiavi comunque la musica smuove e con-muove, esaltando in noi emozioni o suscitandole, per diletto o per simpatia, in attesa che un giorno “il magnete dell’incanto” non si soerperi più “nella manifestazione musicale dei concetti provocati” come notava l’Aureo Maestro 112 (?!) anni fa.

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