Rispondi a: Emozioni lungo il cammino … ermeticamente inteso …

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Fradamash
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Carissimi, provo a rispondere ai vostri quesiti nel modo più sintetico possibile, ma occorre precisare che tale campo ha una vasta platea di argomenti correlati, che vanno dal semplice produzione del suono alla percezione dell’ascoltatore e ci vorrebbe uno spazio molto ampio per affrontare tutto con una logica chiara ed esaustiva.

Alla domanda di Tranquilla9 che pone un problema annoso soprattutto per i compositori, rispondo che non c’è nessun obbligo da parte dell’ascoltatore a comprendere il pensiero originale del compositore e questo per la semplice ragione che l’idea originale ti arriva così com’è ma ognuno di noi percepisce il suono in modo assolutamente personale.
Per questo ci si potrà commuovere o essere completamente indifferente ascoltando la musica, poiché il fenomeno sonoro va inevitabilmente a “scuotere” la nostra coscienza e questo provoca un immediata reazione positiva o negativa a seconda la propria capacità di recepire. Le suggestioni da te provate fin da tenera età nell’ascolto della musica “andina” sono coerenti con il tuo modo di percepire che ti è stato donato alla nascita e che hai nel tempo consolidato nelle tue esperienze quotidiane.


@m_rosa
era esattamente quello che ho cercato di dire nel mio post che, condivido pienamente ed in modo assoluto.

Le tematiche poste da Kridmon sono molteplici e ci vorrebbe molto tempo, ma voglio sottolineare la parte POP (da popolo) ovvero quel linguaggio conosciuto e trasmesso da generazioni in generazioni dalla gente comune. Questo linguaggio cosiddetto POP, in realtà è l’unico vero linguaggio che accomuna tutti gli esseri umani, nasce e si consolida la sua storia e tradizioni nel tempo fino a identificarsi con un intero popolo o nazione, ed è quindi compreso da tutti.
È esattamente questo il meccanismo che permette di veicolare il pensiero originale di una composizione musicale, che è il risultato dell’esperienza e della storia sedimentata nel tempo dal compositore e che ne permette la comprensione, ma potremmo dire anche dell’arte più in generale, poiché le espressioni di comunicazione nel mondo sono molteplici.
L’esperienza personale di Kridmon nel “vivere” direttamente, senza intermediari (ascolto con mezzi elettronici) l’evento sonoro, dimostra in modo inequivocabile che se ciò che ascoltiamo è concepito e costruito secondo le Leggi naturali conosciute, (la parte ritmica ha un’importanza speciale) inesorabilmente arriverà la percezione netta dell’idea musicale, anche se non hai mai conosciuto quel particolare popolo o la sua civiltà, poiché le leggi della Natura sono comuni a tutti gli esseri viventi, compresi animali e piante, e a quel punto comprendendo, la nostra coscienza reagisce ed entra in partecipazione (vibrazione) con quanto percepito.

In questo modo ognuno di Noi avrà il suo personale messaggio che leggerà secondo la propria consapevolezza ed evoluzione, poiché siamo tutti simili nell’umanità pur mantenendo la nostra diversità nell’unità.

Spero di aver dato ulteriori spunti di riflessioni, e sono sempre a disposizione, qualora ce ne sia la possibilità, ad approfondire alcune tematiche di questo vasto campo, soprattutto dal punto di vista delle analogie con il Nostro percorso in Miriam.

Un abbraccio fraterno in Miriam a tutti Voi.

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