E’ interessante quanto dici, caro Fradamash.
Incuriosita, ti rivolgo qualche domanda.
E’ importante comprendere il pensiero originale di ogni compositore? ci sono compositori che si ispirano ad archetipi universali e quindi una persona sensibile e preparata può coglierne il messaggio. E’ così? è questo il linguaggio naturale che noi conosciamo sin dalla nascita?
Ma ci sono anche compositori che si ispirano a cose del tutto personali, magari anche artificiali. In questo caso non credo ci importi capirne il messaggio.
A me capita sin da giovanissima, e senza averne capito fino in fondo il perché, di trovare commovente in modo spontaneo e anche mio malgrado, un certo tipo di musica. Sempre lo stesso. Voglio dire che se la cantano per strada o a casa devo andare via se non voglio commuovermi sino alle lacrime. E’ la musica andina, quella sonata con i siku (costituiti da una serie di canne di diversa lunghezza, aperte su e chiuse giù), simili al flauto di Pan.
Ma, per capire di più, ho provato a sentire la stessa musica suonata con altri strumenti e così mi risulta indifferente.
In base alla fenomenologia musicale si può meglio comprendere questa cosa?