Rispondi a: Emozioni lungo il cammino … ermeticamente inteso …

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Fradamash
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Il post di Alef2006 apre ad un argomento a me molto caro: “La Fenomenologia Musicale”.
Questa scienza studia gli effetti della “musica” sulla coscienza umana.

Infatti occorre precisare che il suono in quanto tale, cioè fenomeno acustico, di per sé non è sufficiente a definire la Musica, che nella sua complessa struttura genera e collega la coscienza umana a quel linguaggio primordiale che è presente in ognuno di noi fin dalla nascita che è il suono. Ricorderete il verso biblico: In principio era il verbo (suono) ect…

Non basta quindi emettere suoni con strumenti o voci ben organizzati ed eseguiti perfettamente, tutto questo deve essere veicolato alla coscienza umana per essere compreso, altrimenti rimane un semplice evento sonoro.

Il suono è una cosa, la Musica è ben altro!!!

In questa apparente contraddizione vi è contenuta la Verità che che permette alla coscienza umana di com-prendere il pensiero originario che il compositore ha trasmesso nella propria musica, dando un ordine logico-temporale e fenomenico-sonoro alla propria Idea musicale, che funge quindi da ponte di collegamento e trasmissione. In questo sta il lavoro di ricerca della fenomenologia musicale, proporre un sistema di orientamento per tutti alla comprensione della musica.

La trasmissione alla coscienza umana avviene quindi per mezzo della Musica, ovvero attraverso un passaggio temporale di eventi sonori concatenati tra di loro con una logica perfetta e coerente, (inizio; punto culminante; ritorno all’idea iniziale) tale da determinare alla coscienza dell’ascoltatore un percorso chiaro e netto, che sarà così in grado di com-prendere ciò che la musica sta trasmettendo.
La domanda sorge spontanea direbbe un noto giornalista televisivo, ma come si fa a orientarsi senza essere musicisti?

Purtroppo constatiamo che moltissimi musicisti sono “sordi” a questo tema, impegnati più al mostrare la loro bravura tecnica di esecutore che alla sostanza della musica che eseguono! (Sic)

Provo a fare un esempio: vi sarà capitato di trovarvi ad osservare un dipinto o una scultura in un museo o piazza della vostra città, davanti all’opera sicuramente sarete rimasti affascinati dalla bellezza o impressionati dell’imponenza e questo ha fatto provare alla vostra coscienza sentimenti piacevoli o anche contrastanti (specie per le opere contemporanee di difficile comprensione), senza chiedervi come tutto ciò sia avvenuto dentro di voi.

Per la musica ovviamente succede lo stesso, e questo perché tali opere sono state create con il linguaggio già conosciuto in modo naturale da noi fina dalla nascita, e che ci viene trasmesso da generazioni, lo comprendiamo semplicemente perché è dentro di noi, anche se non ne conosciamo i meccanismi che lo determinano.

La sfida sta nel fatto del rendere consapevole questo processo, tale da permettere all’essere umano la piena coscienza di quanto avviene dentro e intorno a se.
Questo è possibile con lo studio, la pazienza ma soprattutto con l’Amore per l’Arte.

MI scuso per la lungaggine del post, e spero che questo argomento possa suggerire quelle ri-flessioni interiori comuni al Nostro Lavoro in Miriam, una Grande Opera che ci accomuna e ci unisce.

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