C’è un aspetto del post di guglielmo tell che mi da lo spunto per una riflessione sul modo in cui conosciamo le cose ed è il riferimento alla “preistoria della comunicazione radiotelevisiva in cui ancora non si affibbiava l’epiteto di fake news, bufala o complotto a tutto cio’ che era diverso”.
Mentre cuoce il pan di spagna nel forno, mi sento di dire che tutti noi, che siamo qui, abbiamo avuto la forza di uscire fuori dalla corrente comune e siamo andati alla ricerca di qualcosa di diverso, più aderente al Bello e al Vero. Tuttavia, non tutto ciò che è diverso, secondo me, merita necessariamente attenzione.
Restando solo nell’ambito dell’ermetismo, pensiamo anche a chi sostiene che il Maestro Kremmerz non fosse una persona genuinamente interessata al Bene dell’umanità, ebbene io non mi sentirei di perdere tempo ad ascoltare o a dare un peso ad una simile argomentazione solo perchè è qualcosa di diverso da ciò di cui sono convinto. Parimenti non necessariamente la scienza e la medicina ufficiale sbagliano solo perchè sono “ufficiali”, tra l’altro trovo pacifico che la scienza ha generalmente dimostrato di mettere continuamente in discussione se stessa. Ma questo non vuol dire che la scienza debba diventare una sorta di religione come fu nel periodo del Positivismo.
Adesso che ho sformato il pan di spagna (e che odore che gira per casa….vorrei potervelo inviare nel post 😉 ), concludo con la citazione di una massima di un filosofo secondo cui “l’uomo è misura di tutte le cose”, per cui noi saremmo il metro di giudizio della realtà che ci circonda. Molto spesso – credo – è così però, nello sforzo di trovare degli elementi oggettivi su cui basare le nostre scelte e i nostri giudizi, noi abbiamo un’arma potente in più: la Miriam, che grazie ai riti affidatici ci aiuta a ricostruire su più solide e stabili basi questo metro di giudizio.
Buon sabato