Un caro saluto a Tutti.
Entro nella discussione solo ed unicamente per condividere un mio piccolo pensiero. Ognuno di noi, quando viene sottoposto a qualsiasi tipo di terapia, sperimentle o no, che comporti dei probabili o possibili rischi per la propria salute, viene obbligato a sottoscrivere il c.d. consenso informato, nel quale il paziente viene edotto sui possibili rischi e/o conseguenze della somministrazione di un dato farmaco.
Nel caso della somministrazione del vaccino viene prevista questa prassi? Secondo me è molto importante che qualsiasi persona, prima di doversi sottopporre ad un trattamento (che sembra vogliono fare diventare obbligatorio per il vaccino antiCOVID), sia consapevole dei rischi, anche di modestissima percentuale ed entità, nel quale potrebbe incorrere (ma il problema vero, che per questo vaccino ancora ben poco si sà sugli efferri collaterali che potrebbe produrre). Fare delle morti una semplice statistica, non mi sembra nè etico nè rispettoso della vita altrui, in quanto se io o un mio caro rientrasse in quella percentuale dell’0,002% indicata come effetto collaterale, ben poco mi interesserebbe della statisitica. Il nostro fondamentale concetto di “non prevaricazione” dovrebbe essere usato in tutti i frangenti, ma purtroppo questo non avviene.
Quanto dovrebbe cambiare il nostro mondo afficnhè tutto si riporti ad un equilibrio tale da garantire in maniera piena la consapevolezza personale che ogni scelta ha delle conseguenze: nel bene e nel male.
Un caro saluto a Tutti Voi e un abbraccio di Bene e Amore.