Mi sento di sottoscrivere ogni considerazione che il collega riporta nell’articolo di cui giro il link
https://wsimag.com/it/scienza-e-tecnologia/65129-un-anno-con-il-covid-19
Riguardo agli eventi occorsi posteriormente alla somministrazione del vaccino AstraZeneca in questi ultimi giorni, non aggiungerei nulla a quanto si va dicendo. Vorrei solo riportare un’esperienza di molti anni fa, quando un lattantino, in pieno benessere, morì improvvisamente una notte nel sonno. Non fu possibile una diagnosi. Fu quindi una ‘morte in culla’, una ‘sudden infant death syndrome (Sids), che colpisce i bambini tra un mese e un anno di età, con picco fra i 2 e 4 mesi, con una frequenza dello 0,5/1000 nati e che ‘non corrisponde a una precisa patologia, si applica quando si possono escludere, (previa autopsia e analisi accurate dello stato di salute del bambino e delle circostanze della sua morte), tutte le altre cause note per spiegare il decesso del neonato, da malformazioni a eventi dolosi’(Epicentro).
Quel bimbo, il giorno successivo, era prenotato per ricevere la prima somministrazione dei vaccini previsti dal calendario vaccinale. E… se la sua morte fosse occorsa uno o qualche giorno dopo?