Nel corso delle ricerche accademiali, uno fra i vari autori consultati scriveva che, almeno nel medioevo e rinascimento, si era consapevoli che l’evoluzione ‘spirituale’ scaturiva e procedeva unitamente alla pratica della propria arte o mestiere. I maestri comacini, ad esempio, non sarebbero stati solo maestri costruttori, ma iniziati. Non so se ho ben compreso, ma l’impegno e il realizzare concreto, la dedizione e lo studio, da una base di conoscenze e nozioni già acquisite, consentiva loro di raggiungere nuove elevate vette grazie allo svelamento di uno o più segreti, quindi di potenzialità insite in ciò che andavano indagando e praticando, ma ancora non note. Intuizioni, scoperte e realizzazioni, quindi palazzi e cattedrali, non solo espressione di abilità costruttiva, ma del livello di evoluzione interiore, come una progressione a doppia e inscindibile elica di spirito e manualità. Nel pensare comune che ancora attua separazione netta fra spirito e corpo, per me era stato come uno scappellotto a svegliarmi dal torpore.
Questo mi veniva in mente riprendendo in mano il quaderno della Vergiliana, su consiglio di Bell. Mentre rimiravo l’aratro nel Pian Grande, riflettevo che Virgilio scrisse le Bucoliche e le Georgiche e mi chiedevo che cosa sappia io di agricoltura. Un aratro così non l’ho mai visto. Vedo enormi aratri a 6-12 vomeri, trainati da giganteschi trattori, aria condizionata e musica all inclusive! L’ho cercato in foto e trovo che era ancora in uso qui in pianura nei primi ‘900. Proprio uguale. Con una ruota. E a che serve? A già, se lo devo spostare, lo spingo sulla ruota. E il manubrio? ah, per sostenerlo perché non si divelga. Il gancio? Caspita, l’’uncus’, senza quello da agganciare alla catena, e chi ara più? E alla catena chi ci metto? Anche un uomo a traino, che lo agganci a una fascia all’addome. Faticoso sì, ma come potrei spingere un arato nella terra, dovendo poi arare tutto quel piano, finanche forse le colline, perché non vi vedo un albero! E se invece l’agganciassi a uno o due buoi, ma qual migliore risultato e quanto più veloce andrei?
Ecco, queste considerazioni facevo. E pensavo… se fossi un agricoltore, o un cultore di Virgilio, o avessi studiato gli astri in cielo e le corrispondenze in terra, quanti altri più significati potrei cogliere?