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wiwa70
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Cara Mercurius, ci ha regalato una bella risata e per questo te ne siamo davvero grati(quella della regina è stupenda!!! Della serie Highlander: ne rimarrà una sola…Lei!Hahahahah!)e in un momento come questo, aiuta e dona leggerezza. Nella mia regione,siamo di nuovo in arancione ‘scuro’, i contagi sono risaliti a 2500 e ci stiamo ristampando i moduli di autocertificazione. Probabilmente la variante del virus va più veloce della distribuzione dei vaccini e non si sa chi vincerà questa gara…dovremo aspettare almeno la fine di questo anno per scoprirlo e pensare che l’arancione era il mio colore preferito: il matrimonio perfetto tra la passione intensa del rosso e la forza proiettante del giallo che illumina ma se sei in strada alla guida di un veicolo, il significato cambia e diventa di allerta e di invito ad affrettarsi perchè non c’è più tempo! Questo virus oltre ad offuscare la prospettiva in avanti, tocca la socialità, quella rete circolare di relazioni che ci contraddistingue come esseri viventi e alla fine ha toccato anche i bisogni primari delle persone, quali il sostentamento fisico. Nella mia città, è nata, nel frattempo, un’iniziativa che si chiama Emporio solidale, un progetto laico di volontariato, finanziato dal comune e dall’UE per aiutare le famiglie in difficoltà a fare la spesa e fornire alcuni servizi essenziali ricreativi ed educativi ai minori in età scolare con uno sportello di ascolto e aiuto alla persona anche in termini pratici(ufficio collocamento lavoro). L’aspetto che mi ha convinto ad aderire, è stato lo spirito del progetto, che non è assistenzialistico e cioè un aiuto per sempre, ma è temporaneo(per un anno) e cioè dovrebbe sostenere le famiglie in difficoltà per un periodo, segnalate dai servizi sociali, finchè non si rimettono in piedi e continuano a camminare da soli, evidenziando l’obiettivo vero che, a mio parere, è il raggiungimento dell’autonomia. Mi ha colpito molto finora, osservare la forza con cui procedono nonostante le difficoltà (è forza della vita alias spirito di conservazione alias amore per i propri figli? Non saprei..)nei loro sguardi(nonostante le mascherine coprano quasi tutto il viso)si vede bene la paura dell’incertezza per il futuro e l’ansia della precarietà ma anche un sollievo quando, coi carrelli pieni, rientrano a casa, salutano e ringraziano in modo composto, tenendosi stretta la spesa ma ancor più la propria dignità. Una buona giornata a tutti e un caro saluto

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