Caro Garrulo, grazie per i suggerimenti …
Con tutto il rispetto per quello che viene ritenuto uno dei massimi caposaldi dell’ ars regia, l’Alchimia, più che un invito alla moderazione, questo di Chymica Vannus mi sembra un invito vero e proprio alla fuga! (ah ah ah)
E’ pur vero che a quei tempi non si andava per il sottile e un roghetto era sempre in agguato, motivo per cui la cara seppia col suo nero serviva a pararsi … in primis e a invitare il lettore a desistere in secundis (!!!).
Però … forse … credo … mi pare … tenterei di intravedere, quando dice “il ventre, la piuma e Venere devono fuggirsi da chi segue la Pietra”, un richiamo allo stare attenti a quei piaceri che potrebbero costituire un inciampo nel cammino evolutivo: il ventre/cibo, Venere/ sesso, piuma/ozio (?), che invece usati intelligentemente e sotto la guida di una Gerarchia Ortodossa come la nostra nella Schola, diventano strumenti importanti: nel digiuno (ventre), nella castità (Venere) e nella rituaria (piuma che oltre a essere la penna di un volatile … era anche lo strumento per scrivere). Ha un senso?
Questo monito, mi ricorda anche il nostro Maestro Harahel che, serio, ammoniva chi volesse lavorare la SUA PIETRA (materia/se stesso) di fare attenzione alle tre S: Soldi, Sesso, Successo. Qualcuno se lo ricorda?