Cara Dafne, hai proprio ragione, le risposte piu’ trasformative vengono solo dal profondo del se’. Vedere un diario come uno specchio che collabora ad una cercata evoluzione, è l’uso piu’ giusto.
Ma certamente noi, ora, diamo un significato miriamico a questo processo di presa di coscienza , perché è quello che cerchiamo, mettendo sul tavolo dell’onesta, la consapevolezza.
Io nel post mi riferivo al “vecchio” diario, come detto, dove si scrivevano immature sofferenze che non erano fonte di progresso.
Chi ci rispondeva allora? A me rispondeva mio fratello che riusciva sempre a fregare il posto dove lo riponevo , e le sue risposte erano (perché ci scriveva pure sotto), il contraio di quello che apprendo qui sul Sito, dove, dopo avervi letto , trovo motivo di confidenze costruttive e di ripensamenti, di stimoli a letture e riflessioni . Per cui , credo che ci siano tanti tipi di Diari, e questo si’, è certamente quello costruttivo, di cui tu dici, cara Dafne.
Caro diario, qui posso essere cio’ che sono ad anima nuda, l’unica ineguaglianza è solo il nick
Un abbraccio forte a voi tutti