Ho letto il Pendolo di Fucault una priva volta dirante gli anni del liceo e non ci ho capito granchè, mi era sembrato un libro molto oscuro con tutte quelle digressioni rispetto alla storia principale. Poi l’ho riletto alcuni anni fa in una luce ormai diversa, in quanto ero già parte della Fratellanza e quindi avevo qualche elemento conoscitivo in più sull’ermetismo rispetto agli anni dell’adolescenza.
Credo che Eco volesse prendere in giro varie teorie complottistiche, che erano e sono diffuse anche nel mondo dell’occultismo e dell’ermetismo. Ci sono state trasmissioni televisive andate avanti per anni seguendo il filone narrativo complottistico, dai misteri di Rennes le Chateau agli Illuminati, dai Templari ai rettiliani ecc… Direi che Eco volesse fare ironia proprio su tutto questo. Nel libro, Eco descrive genericamente anche una storia del pensiero ermetico, come se fosse una storia nella storia, nonchè tratta dei movimenti di protesta degli anni ’70, come altra digressione. Queste stesse tecniche narrative erano usate comunemente da scrittori di epoche precedenti ed Eco, da buon semiologo, mette in atto con padronanza tecniche che ben conosce. Inoltre Eco si diverte a giocare con i rimandi, come aveva già ampiamente fatto nel Nome della Rosa. Per esempio il protagonista del Pendolo, Casaubon, rimanda ad un letterato del XVII secolo che aveva dimostrato che il Corpus Hermeticum non proviene dall’antico Egitto ma è stato redatto in epoche successive ed ha influenze gnostiche, e via di seguito…