Ho letto con attenzione il lungo articolo riportato da Buteo (che ringrazio per i suoi contributi) e ammetto che, pur se armato di tanta buona volontà, ad un certo punto mi sono perso. Credo però di aver colto, forse grazie ad una mezza infarinatura informatica, un aspetto che mi pare che sia alla base del meccanismo con cui opera il nuovo vaccino e cioè l’inviare alla nostra cellula un input tale da permettere di erigere una difesa contro l’aggressione del virus. Per fare questo vengono iniettate con il vaccino delle “stringhe” di informazioni con un linguaggio noto alla cellula che arriva ad accettare questo corpo estraneo non riconoscendolo come esterno e dannoso, insomma, un inganno a fin di bene. Ora la cosa assai interessante è proprio nella “stringa” di istruzioni che arrivano alla cellula, all’input che viene inviato quasi si trattasse di un programma antivirus di un computer e l’ho trovato vicino assai anche al meccanismo della nostra terapeutica (almeno per quello che il mio limitato stadio evolutivo mi ha portato a cogliere) sull’invio di un input che solleciti l’essere malato a reagire e a sanarsi.
Forse con il supporto degli altri Fratelli medici si potrebbero cogliere ulteriori e forse più calzanti analogie con il nostro operare nella Terapeutica cui accennava Buteo e che anche a me pare di aver colto.
Un fraterno abbraccio a tutti.