Mi inserisco anche io sull’articolo sul Silentium del M. Hahajah aggiungendo un piccolo ulteriore pensiero che riguarda il rapporto tra silentium e neutralità, concetti che vedo come molto collegati tra loro, anzi forse il silentium è una sfaccettatura della neutralità. Per poter ascoltare la voce del nostro “io interiore”, il canale di comunicazione tra il nostro io cosciente e questo “io interiore” deve essere il più libero possibile e lo stato di neutralità ci da questa possibilità di interagire tra questi due io, senza ostacoli dovuti alle sovrastutture. Se non riesco a mettermi in uno stato di silentium interiore, il rischio è di essere impegnato in tante altre attività, e soprattutto pensieri, che mi allontanano da questo dialogo anche perchè aggiungo ulteriori sovrastutture a quelle che già ho.
Cara Gelsomino, è proprio vero che i Maestri dicono tutti le cose nello stesso modo. Mi ha colpito molto rileggere le comunicazioni dei M. Benno e Hahajah riportate nella Via della Rosa…potrebbero essere scritte oggi dalla nostra D+G+ e nemmeno ci accorgeremmo della differenza.