Cari Tutti, rivolgo la domanda a coloro che ovviamente ne sanno molto più di me, in quanto non sono medico.
Se ne parla molto poco, in quaqnto in questo momento, tutto il “senso comune” è indirizzato a valutare la grande opportunità offerta dai vaccini messi in commercio: la salvaguardia dall’infezione.
In realtà, l’altra sera, su un programma televiso condotto dalla Gruber, viene inervistata una famosa infettivologa. La stessa, a domanda risponde che i vaccini non garantiscono in questo momento, la salvaguardia dal contrarre l’infezione da Covid, e non garantiscono nemmeno che il soggetto vaccinato non trasmetta ad altri l’eventuale infezione che dovesse contrarre. In realtà, l’infettivologa riferisce che il vaccino agisce sugli effetti collaterali del virus, al fine di evitare quegli aggravamenti che hanno portato molti alla morte.
A questo punto, è corretto parlare di vaccino? In realtà, non siamo di fronte ad una pseudo terapia che tenta di evitare che il virus (che sembra non viene fermato dal vaccino attraverso l’idonea produzione di anticorpi utili allo scopo) porti alla manifestazione di quegli effetti collaterali tanto gravi quali la polmonite interstiziale (uno fra i tanti)?
Credo vi sia ancora molta poca trasparenza, e che si continui a giocare su quel famoso input del comune pensiero, che porti a pensare che quello che fanno tutti lo devo fare anche io.
Per fortuna, essere mirianico ci porta ad affrontare le situazioni con spirito critico e, quando nelle nostre possibilità, anche scientifico.
Un grande abbraccio a Tutti. Buona domenica.