Cara Tanaquilla, grazie per come ci ricordi (repetita juvant) la corrispondenza astronomica e analogica tra la Festa del Santo Natale e la rinascita del sole infante dalle oscure profondità insondate di ognuno di noi, come d’altronde il Sole (l’Horo Egizio di Hermetica memoria) rinasce ogni mattina dopo aver sconfitto per l’ennesima volta Seth, il Dio dell’oscurità, l’altra faccia dell’Eterna medaglia. “Unus Pollentissimus Omnium”, che spazza le tenebre della notte ad ogni risveglio, è forse in rapporto analogico tra ciò che è celato dentro di noi e l’Astro Dominante quando si fa giorno, e che nel momento di massima esaltazione delle ore di buio nell’arco dell’anno solare, più di una Tradizione fa nascere un Infante che lo rappresenta questo Sole, e le cui gesta ricalcano poi un percorso astronomico a tutti gli effetti visibile con occhio “allenato”.
Ancora un caro saluto ed una buona domenica a tutti.